La scherma è un’ arte praticata fin da tempi remoti ed ebbe cultori in tutte le civiltà del passato. In epoca romana, oltre ai doctores armorum, maestri che addestravano i giovani nel maneggio della spada, si diffuse la scherma come attività agonistica praticata da veri e propri professionisti: i gladiatori. Con il Rinascimento, la scherma cominciò ad assumere sempre più il carattere di sport agonistico che portò alla ribalta schermidori di fama mondiale, i maestri d’armi, soprattutto italiani e francesi. Nel 1410 le scuole di scherma italiane raggiunsero la maggior notorietà tanto che furono frequentate da nobiluomini di Francia, Spagna e Germania; celebri erano anche le scuole francesi e quelle spagnole di Toledo.
La scherma come arte e sport decadde a fine ‘600, per riprendersi solo verso la metà del secolo XIX prima in Francia poi in Italia: l’antagonismo tra i maestri italiani e francesi contribuì a diffondere la scherma come sport soprattutto in Europa dove sorsero nuove valide scuole come quelle ungheresi, russe e polacche. Nel 1896 la scherma, nelle sue tre specialità (fioretto, spada e sciabola) fu ammessa alle Olimpiadi.